Nelle ultime settimane negli Stati Uniti sono avvenute le primarie per le candidature alla Casa Bianca in molti Stati. In America questo avvenimento viene vissuto con molta partecipazione da parte dei cittadini che sono direttamente interessati a scegliere il proprio candidato. In Italia invece solo recentemente e in alcune occasioni i partiti hanno lasciato ai cittadini la scelta di votare il proprio candidato.
Ritengo che il sistema più appropriato sia quello che consente attraverso le primarie a ciascun cittadino di conoscere e votare il candidato che preferisce. Questo sistema potrebbe portare dei benefici ai cittadini ma anche al partito stesso. In primis ai cittadini perché sarebbero più influenti nella politica interna del Paese e gli garantirebbe una scelta condivisa dalla maggior parte del popolo. Per quanto riguarda il partito invece da una parte garantirebbe allo stesso di candidare il personaggio con maggiori possibilità di essere eletto nonché quello che raccoglierebbe il maggior numero di voti, dall’altra parte sgraverebbe dal peso di scegliere un candidato che esporrebbe il partito a possibili critiche. Ovviamente ci sarebbero dei lati negativi come la possibilità che venga candidata una persona incompetente o senza esperienze, quindi per evitare questo problema sono necessari i comizi e le discussioni tra i possibili candidati che si svolgono negli Stati Uniti in ogni Stato per far sì che ogni cittadino possa scegliere al meglio a chi vuole affidare il governo del proprio Paese.

Ciao,
condivido pienamente. Il tuo articolo
Di nuovo assolutamente d’accordo!
Mi sono piaciute la tua chiarezza nell’esporre l’argomento e le tue opinioni, che hai motivato in modo assolutamente chiaro e completo.
Approvo l’idea delle primarie. L’unico dubbio che mi rimane riguarda l’effettiva limitazione del voto ai soli sostenitori del partito: troppo facile per un “nemico politico” poco corretto influenzare la scelta del candidato avversario!