Non riusciamo a difendere la nostra terra perché siamo incapaci di sentirci suoi ospiti e abusiamo di lei e delle regole, mancando di buon senso. Parlo di ciò che raccontavano i nonni. Un tempo i campi venivano arati e seminati, tra loro mantenevano dei piccoli fossati che servivano a raccogliere l’ acqua in eccesso, provocata dalle forti piogge; oggi invece, non si comprende quale sia il confine tra di essi ed è tutto arato, fino al limite della strada e quei fossati sono diventati terreno arato.
Dove sono finiti quei vecchi contenitori segno di regola e di buon senso? Non esistono più. Pensiamo all’ ampliamento dei grandi centri commerciali, dove un tempo al loro posto vi erano zone verdi che dovevano rimanere tali, ma il denaro ha portato alla cementificazione. Stiamo coprendo la terra, quasi a toglierle il respiro. Ci si deve rieducare, c’ è bisogno di fare un passo indietro. Il progresso deve prima di tutto rispettare l’ ambiente. Abbiamo costruito troppo, lasciando edifici,caserme, fabbriche, ospedali e quant’ altro in una situazione di abbandono su questo appunto bisogna lavorare, aiutando l’ economia a ripristinare ciò che già esiste. Non possiamo continuare a deviare i corsi dei fiumi, coprire risorgive naturali, sradicare gli alberi per onnipotenza, togliendo, ossigeno e vita alla terra. Quest’ ultima prima o poi, con il pieno diritto, si riprenderà tutto lo spazio che le abbiamo brutalmente rubato.
Ciò che ho elencato non sono altro che regole di buon senso, mi chiedo … ESISTE ANCORA?

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