Agli inizi dei tempi, col Big Bang, si crearono varie forme di vita: partendo da quelle più semplici, come gli organismi unicellulari, fino a quelli che ci sono ancora oggi.
L’Uomo, è stato l’ultimo ad arrivare sulla Terra, l’ultimo a nascere, e se ne è impadronito con la forza. Noi siamo ospiti della natura, ed in quanto tali dobbiamo rispettare tutto ciò che ci offre: gli alberi, gli animali, l’aria ed il suolo su cui viviamo.
A nessuno piacerebbe se arrivasse un animale in casa nostra e ci sporcasse tutto il pavimento, beh, è quello che sta facendo l’uomo. Si sta comportando da animale, va in giro per le strade e butta, cartacce, bottiglie, pacchetti di sigarette in mezzo all’erba, e di certo la natura non gradisce.
Noi, la razza umana, siamo parte della natura, e la natura è parte di noi.
Da sempre la natura ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere: cibo, ossigeno e molto altro … E noi distruggendola stiamo distruggendo noi stessi, per cui adesso, se vogliamo continuare a vivere, quindi sopravvivere, ci tocca dare una mano alla natura a vivere, semplicemente rispettandola!
Citando Bob Marley “bisogna essere il cambiamento che si vuol vedere negli altri”, quindi è sbagliato, o forse anche “comodo”, pensare che la salvaguardia dell’ambiente dipenda da altri, e non da noi.
L’inquinamento è il personaggio antagonista della natura, e l’uomo, è il suo burattinaio.
Lo “smog”, parola derivante dall’inglese “smoke (fumo)” e “fog (nebbia)”, è una delle principali forme di inquinamento atmosferico: dovuto al traffico urbano. Questo non fa danni solo a livelli atmosferici, ma anche alla salute dell’uomo. Infatti, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ci sono circa 2.4 milioni di morti all’anno, a causa dell’inquinamento urbano.
Stessa cosa per i “Gas serra”, che escono dai fumi delle ciminiere e delle varie fabbriche, e come dice la parola hanno un effetto serra sul pianeta, con lo scioglimento dei ghiacciai.
Si abbattono intere foreste e prosciugano laghi e fiumi, a scopo economico: per costruire fabbriche e quant’altro.
L’uomo riuscirà mai a porre un limite alla sua voglia di denaro, e pensare anche un po’ al futuro, prima che sia troppo tardi?
Quando l’ultimo albero sarà abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato. e l’ultimo pesce catturato capiremo che non si può mangiare denaro e che la terra non è eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli.

1 Comment
  1. alessia 8 anni ago

    E’ vero, il genere umano dovrebbe rendersi conto di essere un ospite sulla Terra e comportarsi come tale senza distruggere, inquinare, disboscare solo per i suoi interessi economici e per la sua avidit

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