Sappiamo che non dovremo viverci per sempre e che le nostre piccole azioni per salvare il pianeta porteranno un vantaggio quando noi saremo morti. Allora che ci importa? A quanto pare poco perché a noi sembra normale buttare una cartaccia per terra, fare docce lunghe tre ore o lasciare luci accese per casa senza senso.
I danni visibili adesso sul nostro pianeta sono stati provocati da generazioni precedenti alla nostra quindi non ci sentiamo colpevoli.
Capiamo di stare sbagliando solo dopo aver visto un video delle conseguenze catastrofiche del nostro comportamento, ma passati due minuti stiamo già progettando di buttare giù alberi o costruire dighe a caso.
La realtà è che pensiamo di non essere importanti per ristabilire l’ordine.
Crediamo che una nostra piccola azione non influenzi più di tanto il nostro sistema quindi non perdiamo tempo a farla.
Sembra che ci piaccia assistere a catastrofi, frane, tornado, cambiamenti climatici.
Pare che comprendiamo la gravità della situazione solo quando ormai è troppo tardi: quando la nostra auto viene distrutta dalla caduta di un albero durante un temporale fuori stagione, quando una persona che conosciamo muore in qualche catastrofe o quando una frana butta giù la nostra casa.
Dobbiamo fare qualcosa per salvare il nostro pianeta proprio perché è nostro, è il luogo dove viviamo e se non lo sapessimo: abbiamo solo questo.

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