Il pianeta Terra, dove noi dimoriamo, ci ha donato tutto ciò di cui potremmo avere bisogno.
Respiriamo aria, beviamo acqua, mangiamo ciò che ci da la natura, cose bellissime e buonissime.
Unico errore: l’uomo.
Essere intelligente che ha iniziato a sfruttare a suo piacimento tutto ciò che la natura gli ha donato, chiedendo in cambio solo un po’ di rispetto.
Ma noi “esseri intelligenti” non riusciamo neanche fare quello: cioè ad avere rispetto delle cose.
Non siamo capaci di non sprecare tutto, di non usare, di gettare, di mordere e buttare via, di bruciare.
Siamo tanti bambini viziati che dopo un po’ si stancano di tutto e gettano via.
Produciamo cumuli di immondizia che non si può smaltire, sporchiamo il mare con detersivi e rifiuti, sporchiamo l’aria con i fumi malefici di macchine in continuo movimento. Distruggiamo boschi, montagne e foreste perché gli alberi per noi non servono ad altro che a procurarci legna per i più svariati usi.
Andiamo a caccia, uccidiamo esseri viventi per il gusto di avere trofei.
Bruciamo ettari di terreno per poter poi buttare quintali di cemento.
A cosa ci porterà tutto questo ? Alla distruzione totale.
Arriveremo purtroppo al punto di non ritorno.
Tutto perché? Per il dio denaro. Dobbiamo avere tutto, tutto subito. Gli interessi dei grandi sono troppo avanti. I pochi grandi decidono e ci guidano. E le urla dei tanti di buona volontà non sortiscono effetti, non vengono ascoltati.
Povera terra nostra. Forse potremmo ancora fare qualcosa. Ma quanti sono disposti a sacrificare un po’, a rinunciare ad un po’?
