Assai numerosi purtroppo sono i comportamenti errati sfavorevoli all’ambiente oggi riscontrabili. Nonostante infatti a volte non si badi troppo ad alcune piccole abitudini scorrette, i danni che il moltiplicarsi di esse possono apportare al pianeta sono a volte più ingenti di quanto si possa credere. Basti pensare a tal proposito semplicemente alla sempre più spesso inapplicata raccolta differenziata , all’inquinamento dell’aria dovuto anche dall’emissione eccessiva di anidride carbonica e molti altri casi ben noti a chiunque e assai frequentemente ribaditi. Eppure, sebbene si spinga in varie maniere i cittadini a salvaguardare il territorio, molti sembrano non averlo a cura neppure se informati dei danni che gli si stanno apportando. Domandarsi la causa di questo disinteresse nei confronti della cura ambientale dunque risulta spontaneo e la risposta, a mio avviso, consiste proprio nell’importanza attribuita all’ambiente. Chi perde di vista l’appartenenza ad un territorio, non lo ha più a cuore e rischia dunque di cadere nell’indifferenza al riguardo, considerando l’ambiente come estraneo a sé e non bisognoso del proprio aiuto. Tuttavia, il territorio è, esattamente come la propria casa, luogo condiviso in cui si conduce la propria vita insieme con altri e, se si possiede tale consapevolezza, si avvertirà il coinvolgimento alla salvaguardia dell’ambiente, allo stesso modo in cui si ha a cuore la cura della propria dimora, perdendo dunque quel senso di estraneità, di noncuranza ed indolenza che allontanano il desiderio di intervenire direttamente nella cura del territorio. Sentirsi parte dell’ambiente circostante poiché si avverte l’appartenenza di quest’ultimo alla propria vita è il modo più efficace per riuscire a migliorare le condizioni dure a cui si sottopone il pianeta in maniera sconsiderata, cooperando con tutti gli altri con cui il territorio si condivide.
Samanta Corsetti