Al giorno d’oggi la maggior parte delle persone preferisce leggere i libri su tablet o kindle, tralasciando il formato cartaceo.
Personalmente, preferisco rimanere nel loro antico antico formato cartaceo, perché mi piace la sensazione dello sfogliare le pagine, sentirne il rumore mentre leggendo con tablet o kindle si hanno a disposizione più libri ma niente di reale.
Non penso di riuscire a sceglierne uno in particolare, visto che leggere mi piace molto e più di uno mi ha colpita.
Posso però affermare che un libro che ho letto recentemente e mi ha suscitato un notevole interesse è “Se ti abbraccio non avere paura” di Fulvio Ervas.
Lo scrittore è riuscito a narrare la vera storia di Franco Antonello e il figlio Andrea.
Andrea è un ragazzo molto speciale, è autistico. Fortunatamente ha vicino a sé un padre pronto a combattere per lui, un padre che non si arrende mai: per anni hanno viaggiato inseguendo terapie di ogni genere. In questo libro però, non parla di questo tipo di viaggio, ma di un viaggio speciale, diverso, senza una destinazione precisa.
“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima.”
Insieme, padre e figlio, partono per un viaggio in moto attraversando l’ America; tre mesi dove la “normalità” è abolita.
Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita.
“Se ti abbraccio non aver paura” è un’avventura grandiosa, difficile e imprevedibile proprio come Andrea.
Questo libro mi ha colpita molto sia per la storia di Andrea e anche per il modo in cui lo scrittore la racconta con apparente leggerezza, ma comunque riesce a trasportare il lettore all’interno della storia facendolo riflettere.
