Nella società odierna nuovi progressi in tutti i campi, da quello della musica a quello dello sport, dalla scienza all’arte, avvengono così normalmente che ci sembra che essi siano sempre stati presenti nelle nostre vite e solo quando analizziamo l’evoluzione di determinati eventi ci rendiamo conto della loro trasformazione nel tempo. Oggi, ad esempio, siamo abituati ad ascoltare la musica tramite i nostri mp3, i nostri cellulari o i nostri ipod quando e dove vogliamo, mentre un tempo eravamo obbligati ad ascoltarla tramite gli stereo o attraverso i dischi di vinile, abbastanza scomodi per viaggi o in generale fuori da casa. Un altro cambiamento riguarda i film e la loro trasmissione: mentre un tempo dovevamo guardarli tramite una cassetta, ora possiamo seguirli direttamente dal nostro telefono o dal nostro computer in streaming, senza nemmeno dover andare al cinema. Un altro ancora è a proposito dei libri che spesso vengono sostituiti dagli e-book, perché definiti più comodi e per niente ingombranti. Capiamo le varie innovazione che l’uomo ha introdotto e continua tuttora a introdurre soltanto quando analizziamo le ultime novità e le diversità dal passato. Non dovremmo, però, recriminare sempre “era meglio…” oppure “è meglio…”: ogni evento dovrebbe venire valutato nel momento della sua prima diffusione, nel tempo in cui era usato, sicuramente non quando nuove scoperte si sono già fatte strada. Il fatto che sempre ci più ci dirigiamo verso mezzi più comodi, ma allo stesso tempo anche molto sofisticati, dimostra che tutti noi li vogliamo e li introduciamo nella nostra vita quotidiana. Non potremmo dire che proviamo o meno nostalgia dei dischi di vinile, o dei vecchi stereo, perché siamo nati in una generazione in cui tutto questo era già sostituito da nuovi mezzi, in una generazione in cui la tecnologia esegue passi da gigante e noi, magari anche involontariamente, cominciamo a fare parte di essa forse anche perché non ci lascia nemmeno tempo di pensare a quello che lasciamo indietro, ma ci spinge verso il nuovo.
