Cos’è un ricordo? Nulla, non puoi vederlo, non puoi toccarlo, ma è così grande che non puoi distruggerlo. I ricordi sono tutto per me, sono la mia vita, momenti belli e brutti, dolci e duri, teneri e forti. Le persone con cui li vivi, i profumi, le cose: tutto sarà importante. Non vorrei cancellare niente dalla mia vita, neanche le persone che sono entrate e che sono uscite per pochi secondi della mia esistenza. Quando saremo vecchi nel nostro cuore ci sarà di tutto, sentimenti, emozioni, pensieri, ricordi anche tristi, cose che avremmo voluto dimenticare ma che invece sono ancora là. Porteremo dentro anche il rancore per quei tanto odiati prof che ci hanno perseguitato, l’eco dei corridoi, i bidelli, la nostra vecchia classe, i problemi adolescenziali con gli amici, il tempo che non passa mai, la voglia di andare via e di mollare tutto. Quando penso al primo giorno di asilo, nella mia mente immagino come se non fossero passati più di dieci anni, come se quelle persone fossero qui con me tutti i giorni. Uno dei periodi più significativi è stato però il periodo delle medie, dove avviene il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, dove c’erano le prime crisi, dove ogni giorno c’era una lite diversa, dove i professori ti portavano ad entrare in quello che era “il mondo dei grandi”. Ora bambini ci vogliamo tornare, e vorremmo non essere cresciuti, perché crescendo ci sono piombate addosso nuove responsabilità. La scuola crea all’interno di noi una specie di raccolta dei ricordi che dobbiamo portare dentro di noi per più tempo possibile e dobbiamo tentare di godere al meglio questi anni che, un giorno, saranno ricordi un passato che non può tornare.

Bello e ben scritto questo tuo elaborato, peccato che non ti sei collegato e non hai fatto riferimento al vero tema del giorno: libri, dischi e film sempre pi