La guerra è aperta: high-tech contro “i classici”, comodità contro passione, rivoluzionari contro nostalgici, futuro contro passato. I giovani sicuramente prediligono questa versione “liquida” dei libri, delle foto, dei documenti e dei film. Con l’avvento della tecnologia tutto sembra semplificarsi. Per chi ha un minimo di voglia e di tempo per capire come funzionano queste innovazioni, si troverà senza dubbio più comodo ad usare il cosiddetto streaming al posto di comprare o noleggiare DVD e cassette, a leggere un libro sul proprio smartphone anziché tenersi decine di libri nella propria borsa, oppure a salvare migliaia di foto negli archivi virtuali, chiamati “Cloud”, al posto di avere album che occupano spazio, anche se sfogliare le pagine e vedere le foto è molto più emozionante.
È evidente quanto sia più comodo usare le nuove “invenzioni”. Da utilizzatore della tecnologia, non riesco a trovare nessun punto a favore del mantenimento di qualcosa di materiale che occupa spazio, che rischia di danneggiarsi o essere perso, nonostante abbia notato che la gente tende spesso a legarsi agli oggetti piuttosto che a contenuti multimediali.
La questione è sempre la stessa: innovarsi o rimanere fedeli alle vecchie versioni? Con il passare del tempo, la tecnologia si imporrà sempre in più ambiti e sempre in modo più imponente. I nostalgici e i collezionisti non saranno sicuramente obbligati ad adattarsi a questi cambiamenti, anche se più il tempo scorre, più gli oggetti materiali perdono importanza, lasciando spazio ai nuovi dispositivi.
Questo è il pensiero più diffuso tra i giovani d’oggi, ma anche tra molti adulti; sarà proprio per tale motivo in un futuro neanche poi così lontano, la tecnologia prevarrà nettamente ed in molti più campi di quanto sia diffusa attualmente. In un immediato futuro, insomma, anche i nostri ricordi, conservati gelosamente nella nostra mente, saranno masterizzabili.

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