Anni fa c’erano solo libri, vinili e videocassette, poi c’è stato l’arrivo di cd e dvd. Ora di materiale sta restando poco, travolto dalla nuova evoluzione tecnologica: film e musica sono in streaming, si possono guardare e comprare attraverso il web, i libri sono diventati e-book e le pagine si sfogliano scorrendo il dito su uno schermo. Persino i videogiochi una volta si trovavano esclusivamente nei bar in delle “macchinette” più grandi di un uomo mentre ai nostri giorni sono applicazioni che occupano alcuni Megabyte nella memoria di dispositivi tascabili.
Una volta tutto era materiale e – ad essere sinceri – richiedeva anche parecchio spazio, adesso qualsiasi cosa può stare in un piccolo dispositivo che misura forse 15 centimetri.
Dire cosa sia meglio non è facile: certo, le nuove generazioni non sapranno mai cosa possa significare dover riavvolgere il nastro di una cassetta VHS o la precisione necessaria per posizionare una testina su un vinile largo 30 centimetri e contenente due canzoni; ma potranno sempre avere facilmente a propria disposizione tutto il materiale che vogliono per il loro svago.
L’arrivo di nuove tecnologie ha permesso agli uomini, soprattutto i più giovani, di poter leggere, giocare, ascoltare musica o guardare un film anche su un mezzo di trasporto pubblico, senza occupare più spazio di quello che occuperebbe normalmente un essere umano, rendendo molte cose più facilmente accessibili di quanto non lo potessero già essere.
Ma non è detto che questo cambiamento andrà del tutto a sostituire ciò che è stato fino ad ora: in fin dei conti, anche un mucchio di codici informatici che consente di riprodurre file occupa degli spazi, anche se in modo diverso da quello di cui c’era bisogno tempo fa.
Uno schermo non potrà mai restituire il profumo di un libro che si sfoglia per la prima volta, gli album musicali scaricati da internet non restituiranno le emozioni di un disco nero che gira a velocità altissime davanti agli occhi di chi ascolta e nemmeno un paio di cuffie o un amplificatore bluetooth sostituire la potenza delle casse dei vecchi stereo in casa e dei ghetto blaster nelle strade. Uno scaffale di hard disk non si può paragonare con pareti piene di libri, dischi e cassette.
Non possiamo certo fermare l’avanzata della tecnologia, ma possiamo permettere che tutto ciò che è stato del nostro passato non venga perduto, ma sia valorizzato. E anche in questo caso, come al solito, sta a noi provare a far qualcosa per iniziare a cambiare la situazione che si profila, cercando di creare la migliore coesistenza possibile tra il “vecchio” mondo materiale e i nuovi prodotti della tecnologia.
