È ormai un dato di fatto che la tecnologia abbia fatto passi da gigante in tutti i campi.
Anche l’industria dell’intrattenimento, negli ultimi anni, ha subito un importante processo di digitalizzazione; oramai i dischi in vinile e le cassette magnetiche costituiscono solo un vecchio ricordo.
Oggi, il modo con cui si accede a questo mondo è stato completamente rivoluzionato; infatti, è possibile accedere ai vari contenuti desiderati, stando seduti comodamente sul proprio divano.
Con un semplice smartphone è possibile portare sempre con sé tutte le fotografie, la musica che desideriamo, possiamo anche leggere un e-book o vedere un film e, in alcuni casi, prima che questo venga proiettato al cinema.
Ultimamente, la tecnologia ha apportato ulteriori vantaggi, permettendoci di accedere a questo mondo di divertimento sempre e dovunque, abbattendo i costi e, quindi, rendendolo accessibile ad un numero di persone sempre più numeroso.
È frequente che su questo tema avvenga un confronto tra generazioni, anche semplicemente parlando con i propri genitori o con i propri nonni.
Ci raccontano di quando la musica si ascoltava tutti insieme ed aveva la forma di un disco nero in vinile, oppure di quanto sia andava al cinema per vedere un nuovo film.
Le generazioni più anziane spesso rimpiangono il passato, sostenendo che ormai non si riesce più, come una volta, ad affezionarsi ad un disco o ad una foto e che i ricordi che ci suscitano possono scivolare via senza coinvolgerci più di tanto.
Oggi il modo di approcciarsi a questo mondo risulta più freddo ed individualistico in un ambiente in cui i sentimenti vengono spesso tralasciati per fare spazio ad una logica utilitaristica.
Infine, credo che questo processo di digitalizzazione sia utile e comodo in una società dove tutto deve essere sempre accessibile, tuttavia sono convinto che niente riuscirà mai a darci le stesse sensazioni di piacere e gli stessi ricordi che un disco o un libro possono darci.
