Chi sa dirci come è bello sfogliare le nostre foto da piccole e ritrovarsi bambine come per incanto? Oppure aprire un cassetto dimenticato e ritrovare un giocattolo o qualche altro oggetto che usavamo da bambine? I momenti trascorsi possono anche riguardare i nostri genitori e riaffiorare alla memoria, riprendendo un vecchio disco in vinile. Cosa resterà invece della nostra vita se tutto ciò che passiamo è condizionato dalla tecnologia? Chi comprerebbe un CD potendo scaricare la musica in streaming o un film avendolo già a portata di mano con un clic?
Non si può negare la comodità che ha portato la tecnologia nella nostra vita. Tutto verrà sostituito da computer e da cellulari e della nostra vita non resterà nient’altro che un file.
Purtroppo è inevitabile questo cambiamento, ma si può anche scegliere di dare “fisicità” ai momenti che ci hanno condizionato di più. Vorrei avere qualcosa da conservare e mostrare che non sia “limitata” dalla tecnologia, come un’album di fotografie o i miei diari in cui annoto il mio percorso di vita. Ciò che dobbiamo fare è coinciliare il ricordo materiale con il ricordo che viene da dentro la nostra anima. E per far questo non è sufficiente possedere, ma dare consistenza e concretezza al nostro vissuto, uscendo per un attimo dalla realtà virtuale.

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