Premetto di non conoscere niente sulla tecnologia. E forse è un po’ strano alla mia età dire di non saper niente, perché vivo nell’era di Internet, vivo nell’era dei modelli di cellulare strepitosi e non è opportuno dire una cosa del genere.
Però è la verità: di tecnologia non ci ho mai capito niente. E quando mi viene chiesto di scegliere un lavoro che incentra principalmente il suo scopo nella tecnologia, sono un po’ restia. Tutti quei programmi complicati, tutti quei software incomprensibili mi sembrano qualcosa di impossibile e allora mi tiro indietro.
Ancora ho sedici anni, non so se riuscirò a realizzare il mio sogno.
Ma è anche vero che non si può mai dire no ad una proposta di lavoro. E se dovesse succedere a me, se dovessero farmi una proposta di lavoro come impiegata in una società tecnologica, accetterei, anche se non capisco niente di programmi tecnologici.
Apple e Google sono i protagonisti. Sono nati dal nulla e sono diventati tutto nel giro di pochi mesi.
Ma se devo scegliere, scelgo Google.
Lo scelgo perché mi incuriosisce scoprire come si fa ad essere l’enciclopedia più fornita della galassia. Sarebbe bello se si lavorasse in un posto del genere, scoprire come vengono inserite le nozioni di ogni campo.
Ce lo scegliamo noi il nostro futuro e può darsi che un giorno avrò la possibilità di lavorare in una società come Google, chissà.
