Negli ultimi decenni il progresso scientifico e tecnologico ha portato ad un avanzamento esponenziale di quelle che sono le funzioni delle macchine. L’intelligenza artificiale prende sempre più piede in tantissimi settori della vita umana. Presto molte macchine si troveranno a sostituire l’uomo in molti dei suoi mestieri. Già, in tanti lavori manuali, questo avviene. Con l’avvento di catene di montaggio sempre più moderne, molti operai si sono ritrovati senza lavoro. E questo è solo l’inizio. Nell’ambito della distribuzione della posta, ad esempio, l’utilizzo della e-mail è sempre più diffuso, anche per documenti ufficiali, attraverso la casella di posta certificata. Un altro esempio è dato dalla funzione dei cassieri, in ambito commerciale, che sembra saranno sostituiti dalle nuove carte di pagamento contactless. In molti dei lavori manuali l’uomo potrà essere sostituito dalle macchine, anche se, per il momento, la funzione dell’uomo rimane quella di governare la macchina. Ma per quanto tempo? Si mira ad ottenere robot in grado di “capire” l’uomo e di saperlo consigliare. Negli acquisti, ad esempio, questo già avviene. Ma si potrà mai creare una macchina capace di provare dei sentimenti e di sostituire, dunque, l’uomo in tutti quegli ambiti dove ciò è richiesto? Non è dato saperlo, al momento. In ogni caso è sempre l’uomo che crea e che, quindi, si spera, possa essere in grado di fermare un avanzamento, in tal senso, spropositato. Ma lo farà, nel momento in cui se ne dovesse presentare la necessità? O la sua ambizione, il suo sentirsi Dio, lo spingerà a distruggere anche se stesso?

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