Abbiamo due gambe e due braccia.
Abbiamo due occhi, un naso e una bocca.
Possiamo pensare e possiamo muoverci.
Possiamo mangiare e possiamo bere.
C’è qualcuno in grado di superarci? Detta così la risposta sarebbe, senza ombra di dubbio, negativa. Perché non esiste nessun altro che può essere migliore di un uomo.
Ma da dieci anni a questa parte, le cose non vanno esattamente in questo verso. Milioni e milioni di macchine, di robot, sono stati creati per “aiutare” l’uomo nel lavoro che compie.
E queste macchine che destino avranno? Si limiteranno ad aggiustare un’automobile? Saranno in grado di sostituire il postino che parte con la bici per portare la posta? E poi? Finisce tutto qui?
L’uomo è stato imbattibile. È riuscito sempre a cavarsela da solo, anche quando era impossibile. E, ora, arrivano macchine e robot per sostituirlo?
Magari vincerà anche la tecnologia. Ma non è una sfida: non si lotta per le proprie qualità, nessuno è migliore di un altro. Ma forse questo messaggio non passa davanti gli occhi di tutti.
Siamo troppo interessati a degli oggetti elettronici che ci mostrano il mondo per quello che noi sogniamo, non per quello che è realmente. E sbagliamo tantissimo.
Il cervello umano è stato creato per pensare, per produrre e non può essere sostituito da un’intelligenza artificiale di una macchina creata dall’uomo, tra l’altro.
Se il cervello umano è abbastanza intelligente da creare una macchina che supera l’uomo, perché non impiegarlo in molto altro?

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