L’uomo, durante la sua storia, ha avuto intuizioni geniali e creato oggetti utili solo grazie alla propria intelligenza e alle proprie abilità manuali. Basti pensare al fuoco, alla ruota oppure alle armi. Negli ultimi trent’anni però egli ha elaborato qualcosa di ancora più straordinario: la macchina, non intesa come mezzo di trasporto, ma come un oggetto capace di immagazzinare informazioni e utilizzarle a proprio vantaggio, per compiere dei lavori o semplicemente per vincere a scacchi. Con i circuiti che sostituiscono il cervello umano, la nuova invenzione sta prendendo il nostro posto in numerose attività. La domanda sorge spontanea: ma il metallo rimpiazzerà definitivamente il sudore? E se sì, quando? Ormai, già ai giorni nostri, molti lavori sono stati sostituiti; il postino ne è un esempio, poiché siamo nell’era delle mail. L’attività manuale in fabbrica, poi, sta sempre di più cedendo terreno alle nuove macchine, più veloci e più efficienti dell’uomo. I robot, infine, sono persino arrivati nell’agricoltura, con tecniche sempre più modernizzate. Tirando le somme, è molto probabile che le macchine ci sostituiranno in lavori manuali, già in questi anni ma ancor di più nel futuro. Quelli che invece rimarranno nelle nostre mani sono i lavori legati all’economia e alla politica.

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