La Mckinsey Company, società di consulenza americana, ha pubblicato negli ultimi anni uno studio sulle proporzioni del fenomeno di automatizzazione, ovvero il processo che sta portando le macchine a sostituire l’uomo sul lavoro, ma anche nella vita.
Gli studi rivelano che nell’arco di 10-15 anni il 45% dei lavoratori verrà svolto da macchinari; bisogna preoccuparsi?
Alla tecnologia, per quanto possa essere affascinante, innovativa e utile, si deve porre dei limiti, perché se il nostro futuro sarà come gli economisti prevedono, il mondo non sarà più “umano”; se ora il posto di lavoro è una conquista, figuriamoci tra 10-15 anni, quando la popolazione mondiale sarà ancora più numerosa!
Forse quello che dico è anche dovuto ai numerosi film di fantascienza che mostrano al cinema, dove i robot prendono il potere, ma la verità è che ho paura di essere sostituita da una macchina.
Non ci sono dubbi che i macchinari portino numerosi benefici; conosciamo casi di robot che fanno la spesa, che eseguono operazioni chirurgiche e automi che insegnano. Cercando in rete, ho trovato il filmato di un automa che in Giappone recita nei grandi teatri. Alcuni scienziati stanno cercando di riprodurre le funzioni fisiologiche nei robot, forse è un po’ eccessivo!.
Bisogna ricordarsi che è l’uomo ad aver creato queste macchine, quindi dobbiamo confidare che l’uomo del futuro si ponga dei limiti nella robotica;
Ma siamo noi gli uomini del futuro!

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