Quella del XXI secolo è certamente un’ epoca virtuale, caratterizzata da una forte rivoluzione digitale che sta colpendo tutti i settori della cultura, ma anche in ambito lavorativo o scolastico. Un esempio ne sono le iscrizioni scolastiche del nuovo anno o a particolari eventi culturali che possono essere fatte molto spesso solo tramite internet. È certamente un’ evoluzione che porta con sé enormi benefici, quali l’ agevolazione in termini pratici di iscrizioni o documentazioni. Ma uno dei vari aspetti negativi che porta è quello della privacy. Internet è, sostanzialmente, un “mondo parallelo” dove le nostre vite si svolgono virtualmente anziché fisicamente, ma che comunque esige tutti i nostri dati personali. Dati che possono essere usati a beneficio della persona; ma, come spesso accade, vengono usati a danno della stessa.
Per limitare questi potenziali rischi quello che conviene è di limitare al massimo la diffusione dei propri dati personali, in modo che si è più protetti e anche più sicuri.
Personalmente non amo molto diffonderli in rete, perché non amo sapere che varie persone possano avere dei mezzi per poter usare la mia persona per scopi non legali.
C’è chi cerca di proteggerci in rete, ma in ogni caso meglio cercare di farlo il più possibile da soli.

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