Internet, facebook, twitter,what’s app, ecc. sono strumenti comuni conosciuti dalla gran parte della popolazione e dalla quasi totalità dei giovani. Sono concepiti come mezzi di libertà, di propaganda, di conoscenza ma hanno anche un lato oscuro. Infatti ciò che è estramamente libero è anche molto pericoloso se non viene gestito in modo serio e intelligente. Purtroppo la parola gestione molte volte significa anche limitazione, di conseguenza non più libero come era inizialmente.
D’altronde, pur stando attenti, non è così facile riuscire a non rivelare i propri dati, i propri interessi soprattutto se chatti con amici o scivi mail per lavoro. E’ auspicabile quindi un maggiore controllo sul web e sulle applicazioni relative, cosa sicuramente non facile, ma che diventa necessaria al momento in cui si possono arrecare gravi ed ingenti danni.
Logicamente non si può più tornare indietro, il mondo digitale fa parte della nostra vita e non possiamo più rinunciarvi. Troppo comodo è scivere una mail per dare informazioni di lavoro e non, in tempo reale, a persone dall’altra parte del mondo.
Così come è carino vedere le foto e i commenti degli amici su facebook o su twitter oppure fissare un appuntamento con what’s app.
Tutto questo non ci deve far dimenticare che questa foma di comunicazione così globalizzata può creare il rischio di una generazione di emarginati che pur essendo ventiquattro ore al giorno in contatto con il mondo passa la sua vita con gli occhi incollati allo schermo di uno smartphone o di un computer senza vedere nemmeno che gli siede accanto

0 Commenti

Lascia un commento

CONTATTACI

Hai una domanda? inviaci una e-mail e ti risponderemo al più presto.

    Il Quotidiano in Classe è un'idea di Osservatorio Permanente Giovani-Editori © 2012-2023 osservatorionline.it

    Effettua il login

    o    

    Hai dimenticato i tuoi dati?

    Crea Account