Questa guerra sta vedendo tutto l’Occidente, e non solo, andare in contrasto con la Russia. Oltre alla guerra vera e propria stanno accadendo vari scenari, tra i quali c’è un fenomeno di cancellazione della cultura Russa. Questo avviene per via della grande risonanza mediatica che ha avuto il sopracitato evento e perché ogni persona si sente partecipe e in parte in grado di poter fare qualcosa. Alla stregua di come la comunità internazionale allontana la Russia dai rapporti diplomatici ed economici, così le persone allontanano qualsiasi cosa abbia parvenze russe. Ovviamente non è un atteggiamento molto costruttivo, l’interruzione delle trattative economiche serve per danneggiare i veri responsabili e interrompere la guerra, mentre l’eliminare dei corsi di lingua russa, che è molto parlata in tutto l’Est Europa, è un’iniziativa poco utile ed edificante. Così come tutto ciò che può danneggiare la cultura Russa in qualche modo, dopo tutto la cultura è l’identità di una nazione. Ma una nazione è costituita da un popolo, e il popolo russo che colpa ha in questa guerra? Da tutto questo potrebbero risultare loro le vere vittime di questo conflitto, ma che colpa ne hanno? Da quello che si è visto, la Russia attua una fortissima propaganda pro-Russia con la conseguente censura di tutto ciò che può andare contro quello che di fatto è un regime. I cittadini russi sono quindi vittime di non avere la possibilità di crearsi una coscienza su quello che sta accadendo e quello che il loro Paese sta facendo, senza però scordare che chi compie atti per la guerra sta commettendo un reato.