Sono stati introdotti di recente alcuni aggiornamenti ai social media: Instagram ha aperto la possibilità agli utenti di mettere “mi piace” alle stories oltre che di impostare il tempo da trascorrere sull’app, Twitter ha aggiunto il “non mi piace” alle risposte ai tweet, LinkedIn ha introdotto la modalità “no politics” in modo che gli utenti non siano distratti dalle notizie legate alla politica, infine Facebook ha cambiato la barra delle news in feed. In queste ultime due introduzioni si può notare come si preferisca mantenere separati il mondo dei social media da quello dell’attualità, lasciando che i primi si isolino per creare una realtà immaginaria composta da momenti perfetti.

La piattaforma di LinkedIn non è forse l’esempio più appropriato da presentare, poiché lo scopo di quest’ultima è puramente legato alla selezione degli utenti per un’eventuale offerta lavorativa. È pertanto opportuno che le notizie circolanti sulla piattaforma siano di tipo professionale e non informazioni su notizie recenti, tantomeno se appartenenti al campo della politica.

Presupposto ciò, è però concreta la scissione tra mondo social e realtà. Su piattaforme come Instagram o Facebook si è creato il prototipo di vità ideale, in cui tutti gli utenti postano i momenti più felici della loro quotidianità, dando l’impressione di essere perennemente parte di un mondo perfetto dove non c’è spazio per gli errori e le imperfezioni. Tutto questo ha contribuito a rendere i social un mezzo per sfuggire alla più cruda e violenta attualità, come se il mondo fosse solo una bella favola fornita di scontato lieto fine.

In aggiunta, non si può mai essere sicuri della veridicità delle informazioni e dalle fonti da cui esse provengono, motivo per cui nei social diventano virali diverse bufale che aumentano il tasso di disinformazione. Inoltre, gran parte degli utenti iscritti alle piattaforme social hanno un’età inferiore ai diciotto anni, pertanto non si sentono attivamente coinvolti nelle questioni riguardanti la politica e preferiscono informarsi tramite i loro idoli online. Resta però una strada

più affidabile per non perdere di vista le novità politiche, ovvero consultare con spirito sempre più critico gli articoli reperibili nei diversi quotidiani.

 

0 Commenti

Lascia un commento

CONTATTACI

Hai una domanda? inviaci una e-mail e ti risponderemo al più presto.

    Il Quotidiano in Classe è un'idea di Osservatorio Permanente Giovani-Editori © 2012-2023 osservatorionline.it

    Effettua il login

    o    

    Hai dimenticato i tuoi dati?

    Crea Account