“La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti.”

(Claudio Abbado)

In questo periodo nel quale non possiamo “recarci” dalla cultura è lei che provvede a venire da noi. Grazie ai vari mezzi tecnologici e alle varie iniziative portate avanti da musei, teatri e cinema noi possiamo continuare a nutrirci dell’unica droga che crea (in)dipendenza. Ad esempio è stato portato avanti “Art you ready?”, la campagna del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nata per tenere viva l’attenzione sul patrimonio culturale italiano attraverso tour virtuali in teatri, archivi, musei e biblioteche. Tanti percorsi digitali che danno vita a un vero e proprio “Gran virtual tour” della bellezza italiana. Alcuni cinema, come ad esempio il PostModernissimo di Perugia e il Metropolis di Umbertide hanno messo a disposizione film e documentari ai cittadini che si trovano nelle loro case. Molti inoltre sono gli artisti che si esibiscono da casa e regalano buona musica e divertimento agli spettatori.  Jovanotti, Nek, Alex Britti e diversi altri musicisti hanno e stanno continuando ad inondare Instagram con concerti e dirette nelle quali tra una canzone e l’altra dal divano di casa dialogano con i loro fans. Tutto ciò che è stato detto dimostra quanto siano utili gli strumenti tecnologici al fine della diffusione della cultura in tutte le case specialmente in questi giorni in cui tutti siamo impossibilitati a raggiungere musei, biblioteche, gallerie d’arte, palcoscenici ecc a causa della pandemia. Ci sentiamo dunque debitori verso la tecnologia, ma ci auguriamo di poter al più presto lasciare lo schermo per tornare nelle polverose sale delle biblioteche, nei lunghi saloni dei musei, nelle comode poltrone dei teatri e negli affollati stadi per immergerci appieno nella cultura.

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