Respirare aria pulita è un sogno che si sta allontanando sempre di più, non serve essere scienziati per capirlo. Causa di ciò sono anche le polveri sottili, piccole particelle disperse nell’aria che derivano da veicoli e impianti industriali. Maggiori problemi sono stati rilevati nelle grandi città (come Milano, Roma o Torino), dove i sindaci si sono visti costretti a vietare l’utilizzo di veicoli di trasporto, proprio per l’elevata concentrazione delle polveri. D’altro canto non è giusto attribuire tutta la colpa a macchine e autobus.

Secondo l’ispezione condotta dall’APEF , più della metà della quantità di polveri sottili non è prodotta dai mezzi di trasporto, bensì dalle caldaie delle nostre abitazioni. Fortunatamente, una soluzione c’è. Si può ricorrere all’utilizzo di caldaie a biomassa, alimentate dunque da rifiuti della coltivazione agricola, da scarti di origine biologica o da rifiuti urbani, anziché inquinare l’ambiente. E non solo. Un altro effetto, ovviamente negativo, provocato dalle polveri sottili, è l’aumento di malattie respiratorie. Anzi, l’Italia risulta prima tra i Paesi europei per numero di vittime da esposizione alle polveri.

Pertanto, bisogna ridurre al minimo la concentrazione di queste polveri, è bene salvaguardare l’ambiente da minacce come queste, che si ripercuotono anche sulla nostra salute con conseguenze drastiche.

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