L’Asia e l’Europa hanno i decenni contati. Sarà l’Africa il continente che diventerà centrale nel prossimo secolo. Se la nostra epoca è l’età dell’oro per le nazioni a Est del mondo, tra cento anni la situazione è destinata a cambiare. Mentre i paesi occidentali ridurranno il loro peso, con una popolazione sempre più invecchiata, la sorpresa viene infatti da Sud: l’Africa vedrà un’esplosione dei propri abitanti senza precedenti nella storia dell’umanità, diventando così più importante che mai. È questa la previsione dell’Onu, che attraverso una raccolta dati ha messo in evidenza come aumenterà in particolare la popolazione in età lavorativa. Da questi dati si evince quindi che l’incremento demografico è l’effetto del sottosviluppo, prima ancora che esserne la causa. La teoria che il tasso di crescita di popolazione avrebbe superato quello della produzione alimentare è aggravata dal fenomeno del cambiamento climatico, ma l’interesse che già molti Paesi sviluppati hanno mostrato nei confronti dell’Africa sottolinea come una tale risorsa umana non sia da sottovalutare ed ignorare. Il continente infatti, grazie a questo interesse, potrà probabilmente imparare ed usufruire di tecniche specialistiche in grado di dare voce alle persone in età lavorativa che potranno così gareggiare con gli altri continenti e chissà forse anche imporsi economicamente su di essi. Molto probabilmente quindi il futuro industriale mondiale dipenderà dal continente africano che dovrà comunque fare i conti con il climate change, fenomeno che già ognuno di noi dovrebbe impegnarsi ad arrestare.
