Il ventunesimo secolo sarà il secolo africano. A dirlo è il Fondo Monetario Internazionale, i quali studi affermano che 22 dei 41 paesi in una via di sviluppo maggiore della media sono africani. Si tratta di un periodo che cambierà ogni aspetto dell’Africa oggi conosciuta.
Gli abitanti arriveranno a ricoprire l’enorme cifra di 2 miliardi di persone: questo sopratutto grazie all’enorme fertilità del terreno africano e all’età media dei suoi abitanti. Infatti, quasi il 50% della popolazione ha meno di 14 anni. Ma a sbalordire tutti è il cambiamento economico. Il PIL dell’Africa arriverà al 27% entro il 2021. Tutti i paesi si dimostrano sorpresi da questa innovazione, in particolare il Nord America, che al contrario di quanto si possa pensare non ha mai toccato vette del genere durante il proprio sviluppo. La globalizzazione economica stessa ha contribuito molto alla nascita di questo enorme sviluppo africano, in quanto le multinazionali di tutto il mondo (sopratutto Cina) hanno iniziato a investire sulla crescita, sui passi avanti che questo paese sta pian piano compiendo.
Un paese che ci viene, almeno in quest’ultimo periodo, descritto come la mente di un grande sviluppo, eppure innumerevoli volte questa Africa ci è stata descritta solo come un continente povero, afflitto dalla fame e dalle malattie. Questo fatto può quasi essere inteso come una lezione di vita: sperare sempre in una riforma, che mai è impossibile realizzare.