L’Italia è uno dei paesi europei dove viene utilizzato maggiormente il denaro contante come forma di pagamento.
Secondo l’unione europea, statistiche fatte da studi di settore dimostrano come addirittura quasi l’80% delle transazioni avvengono per contanti a fronte del solo 15% che avviene attraverso l’uso di strumenti tracciabili. Le principali conseguenze di tutto ciò sono l’evasione fiscale e il lavoro nero; non essendoci tracciabilità di pagamenti si può ingannare lo stato facilmente evadendo le imposte e i contributi. Questo tipo di atteggiamento favorisce traffici illeciti e il mal affare.
Il governo cerca soluzioni, e con l’ultimo decreto “Luglio di bilancio 2020” limiterà l’uso dei contanti fino ad un massimo di duemila euro. È giunto il momento anche per l’Italia di adeguarsi a tutti gli altri paesi dell’unione europea, dove il contante sta sparendo. Con questa legge il governo spera di contrastare al meglio tutte le forme di evasioni e di mal affare.