Il limite del pagamento in contanti cambia continuamente. A partire dal 6 dicembre 2011 il limite per l’uso del contante in Italia era stato fissato a 999,99 euro. Durante il governo di Renzi, il limite del pagamento in contanti è stato innalzato a 3 mila euro. Ora, con la nuova Legge del Bilancio 2020, il limite dei pagamenti in contanti passa a 2 mila euro. Ma cosa succede se si supera questo nuovo limite? Chi lo fa rischia una sanzione che va dai 3000 ai 50000 euro. Questo non riguarda solamente un individuo che propone il pagamento, ma entrambi. Al di là di questo limite, sei italiani su sette, preferiscono i pagamenti cartacei rispetto a quelli effettuati tramite strumenti digitali. Questo perché dicono sia più rapido, il contante è sempre accettato e consente di controllare meglio le spese. Tuttavia, quasi dappertutto, è possibile effettuare i pagamenti tramite carte di credito o altri metodi. Inoltre la riconoscibilità delle transazioni, del resto, consentirebbe di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e di innescare un circolo virtuoso e non vizioso. Il popolo italiano dovrebbe aprirsi di più verso questo sviluppo, così da migliorare anche sotto altri aspetti. Io sono propensa verso il pagamento digitale, è conveniente e immediato, al contrario di quanto dicono alcuni. Basterebbe solamente rinnovarsi un po’ e staccarsi dalla tradizionalità.
