Al mondo d’oggi, come quasi ogni cosa, anche lo sport ha perso di valore e di ideale. Mentre un tempo, pur sperando di vincere, si partecipava ad una gara per il puro gusto di divertirsi e di mettersi in gioco, oggi la competizione ha avuto la meglio. Nulla di male se non fosse che, pur di ottenere la vittoria, si ricorre a metodi scorretti ed illeciti. Il doping ne è un esempio.
Il termine doping, derivante dall’inglese “dope”, che indicava una miscela di vino e tè utilizzata dagli schiavi per poter essere attivi e lavorare il più possibile, non è altro che l’assunzione di particolari sostanze, con lo scopo di aumentare le proprie prestazioni fisiche.
Tali sostanze vengono utilizzate per vincere al fine di avere anche vantaggi economici. Spesso, infatti, non sono i singoli atleti a decidere di doparsi, ma le stesse società per cui essi lavorano ad indurli a farlo. Ciò è causa di moltissime morti o malattie invalidanti.
Ovviamente non sono d’accordo con l’utilizzo di queste pratiche, in primis perché bisogna pensare al proprio benessere psicofisico, in secundis perché anche la lealtà non va messa in secondo piano, soprattutto visto il forte esempio che molti sportivi rappresentano per i giovani.
