Non è esatto dire che ritorna l’incubo doping nello sport , perché c’è sempre stato e temo che purtroppo ci sarà sempre. C’era ai tempi dei grandi ciclisti Bartali e Coppi, lo stesso in una trasmissione televisiva ammetteva di prendere la “bomba” prima di ogni corsa e alla domanda del giornalista “ma cosa c’è dentro la bomba?” lui rispondeva: “la bomba è la bomba.” Oggi nulla è cambiato. Una volta all’anno dalla nostra città, Tortona, passa la classicissima “Milano-Sanremo” e in una delle ultime edizioni, faceva già abbastanza caldo, ho visto passare ciclisti che, nonostante arrivassero da Milano e quindi avessero già percorso parecchi kilometri, ho notato che nessuno era “sudato” per la fatica. Ho tratto le mie conclusioni. Di questi giorni è tornato l’incubo doping in seguito alla notizia dell’esclusione dalla gare di atletica degli atleti russi. L’opinione pubblica è scandalizzata, ma dimentica che da sempre (anche ai tempi dei greci) ci sono stati atleti che in qualsiasi competizione sportiva sono stati scoperti durante i controlli antidoping. Ciò che spinge gli atleti che vogliono primeggiare ad assumere queste sostanze, sono sicuramente interessi economici.
Secondo me lo sport detto “pulito” esiste solo dove non ci sono interessi economici o dove l’età degli atleti è molto bassa. Ovviamente, sarebbe bello avere uno sport pulito, ricco di pura e sana competizione, ma temo che questo possa restare solo un sogno difficile da realizzare.

Domanda quella fatta nel titolo difficile da rispondere, almeno io non so dare un risposta precisa e certa, preferirei dirti di si ma purtroppo ogni giorno ci rendiamo conto dei vari scandali presenti nel mondo dello sport. Impegniamoci affinch
Per l’amor del cielo, cos