La rete è un mondo cosi tanto grande e ignoto che è diventata pericolosa, nessuno è capace di quantificare internet, nemmeno il creatore stesso.
Nella rete vi sono tante di quelle trappole che noi non possiamo nemmeno immaginare neanche, anche nei social network che tanto conosciamo, come Whats App, Facebook o Instagram.
Scrivere frasi compromettenti oppure immettere foto volgari o ambigue è pericoloso, perché potrebbero essere utilizzate da chiunque contro di te.
Si consiglia sempre di essere diligenti e cercare di pubblicare foto “innocue”.
Una volta che le vostre foto vengono messe in rete ogni persona con un apparecchio digitale può vederla.
Sarebbe meglio pubblicare poche foto, solo quelle in cui viene vista la persona per poter far capire agli altri utenti la sua identità, ma anche non registrarsi non è cattiva idea.
Questo problema di violazione della privacy è ovunque, in ogni piattaforma tecnologica, in ogni social network, ormai siamo sotto controllo in ogni cosa che facciamo.
Prima di registrarsi a queste piattaforme ci sono dei passaggi fissi che bisogna superare come l’acconsentimento di un termine di sicurezza.
Essi sono troppo lunghi da leggere e tutti, stolti, accettano senza nemmeno leggere non sapendo cosa comporta.
Per esempio, facebook, nei termini di sicurezza si toglie responsabilità per quanto riguarda i dati dell’utente, che quindi possono essere presi senza che l’azienda muova un dito.
La situazione spesso viene sottovalutata ma è più grave di quanto sembri.
Io dovrei essere in grado di postare foto, stati, frasi, dati di qualunque genere con le persone che più mi aggradano, nelle condizioni che voglio, in tutta tranquillità, ma non è possibile.
In conclusione vorrei invitare le persone che passano spesso il loro tempo connessi alla rete: attenti a ciò che fate, internet è un’arma pericolosa e voi non avete in mano il manico.
Fabrizio Nappo 4AAF
