Guerre,caos,e grida,sono frastuoni tremendi che siamo costretti a sentire da tanto,troppo tempo.Viviamo in mezzo alla crudeltà,in un mondo oscuro e indifeso costretto ad affrontare involontariamente i pericoli,quei pericoli paurosi da cui non c’è via di uscita. La televisione è il problema,trasmette continuamente immagini terrificanti di uomini,donne e bambini che chiedono aiuto,quell’aiuto che purtroppo non vedranno mai,se l’egoismo di chi fa guerra continuerà ad assalirci e a far smettere di battere i cuori;cuori di grandi e piccini all’interno dei quali vi è solo paura, tanta paura e tanta rabbia,si rabbia perché non hanno via di scampo e seppur vi è,solo per un piccolo istante inesistente tra un paese e l’altro. La pace,soprattutto nei paesi della Libia, della Nigeria,dell’Iraq non c’è mai stata o forse non è mai stata conosciuta..e allora la pace dov’è?dove deve essere cercata per aver un minimo di speranza?Ci sono due categorie di uomini:i primi che non riusciranno a dare una risposta perché facendo finta di non sentire non hanno l’interesse vero e proprio ad affrontare questo Inferno, e rimarranno per sempre fuori dalla realtà che li circonda; i secondi ed ultimi che non potranno dare una precisa risposta perché fanno finta di non sentire,per non soffrire,avere paura e sentire il dolore sulla pelle. Non vi sono più occhi per guardare ,orecchie per sentire ed ascoltare,e gambe per correre e camminare. La guerra non permette ciò. La guerra nasconde ogni cosa,lascia fuori solo i cattivi rumori delle bombe e dei fucili,la guerra nasconde il bel suono del vento e il canto degli uccelli. La domanda che ci viene posta è se mai riusciremo a vivere senza paura,ma io non credo di riuscire a dare una risposta.Senza il coraggio di non viverla più,non la si può dare..si può solo aspettare che qualcuno da lassù faccia qualcosa di speciale.
