Da sempre l’eterna giovinezza è stata una delle mete paradossali che l’uomo ha cercato inutilmente di soddisfare, avvalendosi di tutte le scienze esistenti, dalla fisica alla medicina. Oggi, il mito dell’eterna giovinezza va affermandosi sempre di più in un mondo dove il desiderio dei raggiungere la perfezione fisica durevole è tra i più diffusi. Adesso è possibile cambiare le proprie caratteristiche fisiche, modificandole e migliorandole, ma la scienza è andata oltre. Gli studi più recenti hanno affermato che è possibile, grazie all’ingegneria genetica, prolungare la vita media dell’uomo dai 100 anni in su, attraverso la manipolazione del codice genetico. Nonostante la scienza stia dando apparentemente un contributo alla società mondiale, bisogna però tener conto della realtà e di conseguenza della totale impossibilità di raggiungere l’immortalità. La scienza, nonostante i suoi sforzi, non fa altro che mascherare la dura realtà che ci circonda…tutti noi siamo soggetti alla morte. Questa è una delle paure più grandi che ha accompagnato l’uomo nel suo sviluppo, nei secoli dei secoli. Al giorno d’oggi l’uomo, ambizioso com’è, non rinuncerebbe mai a percorrere una meta impossibile da raggiungere. Ma alla fine vedrà tutti i suoi sacrifici scomparire da quel desiderio di appagare un simile bisogno paradossale. Ma nulla può contro la sua testardaggine. Tutto questo solo perché la maggior parte di tutti noi attribuisce all’eterna giovinezza un significato materiale, visibile. Ma se osserviamo la problematica sul piano filosofico, diremo che tutti noi siamo dotati dell’eterna giovinezza, una vita infinita basata sulle nostre azioni, belle o brutte che siano. Non dobbiamo temere la morte o mascherarla nella speranza di allontanarla, ma dire: “E le mie idee continueranno a volare nell’aria perché non morirò anche se sarò sotto terra”. Questa è una scelta, senza fantasie e mascheramenti, è la pura realtà. Ognuno di noi ha detto o fatto qualcosa di importante per altri, e sarà proprio il ricordo di eventuali azioni a renderci immortali, continuando a “vivere” nei ricordi dei posteri.
