“Voglio, avrò
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho perduto.
Tutto sarò.”
Ho scelto questa poesia di Fernando Pessoa perché secondo me esprime appieno il dubbio interiore che ognuno di noi prova nei confronti del futuro.
Tutti provano un po’ di timore perché non si sa mai cosa ci può aspettare, ma nonostante questo non possiamo fare a meno di pensarci, di fantasticare su cosa sarebbe bello realizzare, di progettare una vita migliore. Nel futuro ci sono le nostre speranze, i nostri sogni nel cassetto, la nostra voglia di vivere. Certo, si ha sempre paura di rimanere delusi, ma questo non ci deve precludere alcuna possibile scelta.
Fino ad ora durante gli anni della mia crescita ho vissuto tre fasi principali rispetto all’idea di crescita e di futuro.
Nella prima fase, che ha coinciso con quella della scuola dell’infanzia, il futuro mi appariva come qualcosa di magico e allo stesso tempo misterioso . Il mio sogno più grande era quello di essere come la mamma e quando mi veniva chiesto cosa volessi fare da grandi rispondevo cose come showgirl o artista del circo. L’immaginario e la realtà coincidevano nella nostra mente di bambini e i miei coetanei maschi proiettavano il loro futuro nei panni di cowboy, astronauti e presidenti.
La seconda fase, che si può chiamare anche” fase di Peter Pan” -ce lo insegna la psicologia- coincide con un periodo di mutamenti e di sviluppo nella quale però non abbiamo nessuna intenzione di crescere. Il futuro diventa il nostro peggior nemico , un mostro che ci strappa dalla consuetudine, dalla normalità fino ad allora comodamente vissuta ,e per questo vogliamo combatterlo con tutte le nostre forze. Esiste solo il presente e ciò che viviamo in quel preciso momento della vita: quello è e quello ci sembra -e desideriamo che sia- immutabile. Così ho vissuto gli anni delle scuole elementari e delle medie e il mio vivere al 100% l’impegno nello sport, l’attaccamento alle amiche “del cuore”. Tutto era “per sempre”.
Nella terza fase, che sto vivendo proprio ora, sono alla continua scoperta di cose nuove. Il futuro e la crescita non mi spaventano più, anzi le desidero . Non vedo l’ora di diventare grande, di raggiungere quei tanto desiderati diciotto anni, di prendere la patente, di diplomarmi, di entrare in università e di crearmi una famiglia. Sono curiosa ed intraprendente e anche se durante il percorso dovessi incontrare qualche ostacolo niente di troppo insormontabile potrà separarmi dal futuro che sto piano piano immaginando sempre più concretamente,alla portata delle mie capacità, corrispondente ai miei desideri.
Ovviamente anche io ho i miei dubbi sul percorso di studi o sulla città in cui vivere, se trasferirmi all’estero o no, ma un passo alla volta con determinazione scriverò la mia storia vivendo il mio presente , in cammino verso il futuro.
