Una volta i genitori ci dicevano che non vedevano l’ora che diventassimo “grandi “.
Era così bello non sapere cos’era realmente il mondo reale, credere ancora nelle favole, vivere senza responsabilità, essere liberi di fare ciò che si voleva, imparare ad andare in bici da soli, senza le rotelle che ti sostenevano, piangere per una cosa inutile o persino banale, che per noi era fondamentale, cadere e poi rialzarti con l’aiuto degli amici; ma crescendo ti accorgi che le cose che pensavi da piccolo non sono come te le aspettavi, sono totalmente diverse.
Io sono una ragazza di 15-16 anni che crede nei bambini, sono il nostro futuro e ognuno di loro ha bisogno di un supporto stabile per credere, ad esempio in Babbo Natale e nelle favole, perché il “mondo dei grandi” è difficile e a volte pericoloso.
Per quanto ne so, è stupendo essere “piccoli”, ma bisogna crescere, bisogna imparare ad essere responsabili in tutto ciò fai o che sei incaricato di fare, a cadere e poi rialzarti senza nessuno che ti aiuti, a diventare forte da solo, a fidarti degli altri, ma non troppo, ad innamorarti il più possibile, anche se la maggior parte delle volte che lo farai, sarà con delle persone “sbagliate”.
Non ho paura di crescere, anche se a volte un po’ di timore lo sento, perché mi aspetto molto dal mio futuro, per quanto possa essere pericoloso, è bello diventare “grandi”, perché per la prima volta scopri che cos’è veramente il mondo reale.
