Futuro: ciò che verrà. Ciò che sarà. È questa la definizione che ci da il dizionario del termine “Futuro”. Oggi come non mai si fa tutto in funzione del futuro, tutto si pianifica. Tutto si progetta. Quasi niente è lasciato più al caso. Quindi, viviamo il presente in prospettiva del futuro. Concettualmente giusto, ci mancherebbe. Dobbiamo vivere pensando al futuro, è normale. Solo dei pazzi non lo farebbero, mettiamo da parte dei risparmi per poterci comprare una casa un domani, studiamo per poter trovare un lavoro soddisfacente. Ma bisogna stare attenti a non eccedere, purtroppo c’è anche chi fa l’esatto opposto e, per paura del futuro, delle conseguenze delle proprie azioni, non vive. Che senso ha mettere da parte soldi all’infinito? Che senso ha rimanere a studiare per anni e anni e perdersi i migliori anni della gioventù? Personalmente, non ho un eccessivo timore del futuro, certo mi desta dubbi e preoccupazioni,ma non ne sono spaventato.Ma chi non li avrebbe? Al solo pensiero di dover scegliere facoltà,università, di dover trovare lavoro, pagare tasse, ecc ecc, quasi mi tremano le gambe. Sarò in grado di affrontare ciò? Molti miei coetanei non vedono l’ora di finire la scuola, fanno progetti su come “partire alla conquista del mondo” non appena finiscono gli studi. Per carità, sarebbe mentire se non dicessi di aver pure io una certa “trepidazione” nell’aspettare il domani, ma credo sia giusto goderci il più possibile il presente, intanto. Il futuro verrà da solo, non bruciamoci il presente che,forse,rimarrà il periodo più bello della nostra vita,anche con le sue ansie, le sue attese, i suoi amletici dubbi,le sue sconfitte.
“Ti preoccupi troppo per ciò che era e ciò che sarà. C’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi… è un dono. Per questo si chiama presente”
