Crescere. La parola che ti “terrorizza” e ti “elettrizza” allo stesso tempo.
Iniziamo a crescere sin da quando siamo nel grembo di nostra madre. Da bambini non si vede l’ora di diventare grandi. Le bambine si mettono i vestiti e le scarpe delle loro mamme, sognando di essere come loro. I bambini invece iniziano subito ad avere le prime passioni: chi le moto, chi le macchinine, chi sogna di diventare un astronauta, chi un calciatore, o un pilota di formula uno. Agli occhi dei bambini tutto è più bello, dolce e innocuo.
Da adolescenti non si vede l’ora di compiere i diciotto anni. Per i quindicenni e i sedicenni la vita va un po’ a rotoli, non per tutti ovviamente e fortunatamente è così, dipende da come affrontano le situazioni. Ragazzi che si “sballano” facendo uso di droghe, bevendo e fumando, il senso di ribellione, la voglia si scappare, si sentono chiusi in trappola, si prendono responsabilità troppo grosse, oppure c’è chi di responsabilità non se ne prende proprio. L’importante è “divertirsi”, a volte anche in modi sbagliati, perché non si torna indietro. Iniziano le esperienze indimenticabili.
Ai diciotto anni si prende la patente. La voglia di girare, andare dove si vuole, le notti in bianco per guardare l’alba; ma iniziano anche le vere responsabilità. Per chi non studia è tempo di iniziare a cercare lavoro, si cerca la propria indipendenza provando ad andare a vivere da soli, o magari con un’ amica.
Dai venti ai trent’anni la vita è frenetica. Iniziano le delusioni più grandi , ma anche le più grandi soddisfazioni che possono essere amorose o lavorative. Si inizia a rimpiangere l’adolescenza, i bei momenti spensierati, perché i problemi che avevamo allora non sono niente in confronto a quelli di adesso.
Ai quarant’anni in media si è sposati con dei figli. La vita a volte può essere stressante e movimentata: bisogna andare a lavoro, portare la figlia a scuola, andarla a prendere , portarla alla propria attività fisica( danza, pallavolo, ginnastica artistica) e a volte si litiga con il marito.
Quando si inizia a diventare anziani verso i 70 anni, si racconta ai propri nipoti le proprie storie, le proprie avventure, i bei momenti della gioventù quelli che non ci scorderemo mai.
Ho voluto esprimere così le vari fasi della “crescita”. Continueremo a crescere fino alla nostra morte. Non cresciamo solo d’altezza. Per quanto riguarda a me non vedo l’ora di crescere, ma non troppo, solo il giusto, per essere indipendente. Voglio godermi quest’età e questi momenti al meglio.
