chi non sa difendersi, chi è di nazionalità straniera, chi ha un difetto fisico, chi va bene a scuola, chi non si veste alla moda, chi ha commesso un errore in un momento di debolezza: sono loro le vittime preferite del bullo.
Il fenomeno del bullismo è in continuo aumento: 8 ragazzi su 10 hanno assistito ad atti di bullismo come vittime o come testimoni. Fino a pochi anni fa erano coinvolti solo i maschi, ma ormai anche tra le ragazze il bullismo si fa strada.
Non esiste una differenza sostanziale tra nord e sud, mentre una recente indagine ha rilevato che questo fenomeno trova terreno fertile tra i giovani con famiglie benestanti e genitori assenti.
Ma ai tempi di internet il bullismo si propaga anche attraverso le nuove tecnologie: è il cyberbullismo; le minacce e le offese arrivano via e-mail, social network e messaggi, e creano maggiori danni psicologici.
La vittima viene colta di sorpresa e raggiunta anche fra le pareti domestiche, luogo in cui le vittime si rifugiavano, ma che ora è quasi diventato una scena del crimine.
Il dato più inquietante è che solo il 2,7% delle vittime denuncia la violenza subita.
per risolvere il problema forse sarebbe sufficiente far capire ai ragazzi che il vigliacco non è chi denuncia ma chi abusa del più debole perché bullo fa rima con citrullo.
