Il cyber bullismo sta diventando una tematica sociale sempre più attuale. La frequenza delle persone, soprattutto in giovane età, che subiscono qualsiasi tipo di violenza sul web sta pericolosamente aumentando. Mi piacerebbe sapere cosa guadagnano le persone che con così tanto zelo e divertimento provocano il suicidio di un ragazzino innocente; quelle che riempiono la testa di bellissime ragazze con sciocchezze che le portano all’autolesionismo; quelle che “per gioco” prendono di mira quel ragazzo extracomunitario facendolo sentire sbagliato. Quali pensieri attraversano le loro menti mentre parlano o, più in generale, si rivolgono alle loro vittime? Sono consapevoli di ciò che stanno facendo? Quali sensazioni provano? Divertimento? Piacere? Noia? Rabbia?
Tu, proprio tu, che attraverso tutte queste azioni, magari inconsapevoli, magari fini a sé stesse, incapaci di delinearne alcune immediate conseguenze, come puoi essere così presuntuoso da credere di conoscere davvero la persona che stai molestando? Come puoi sapere ciò che succede nella sua vita? Come puoi sapere, attraverso uno schermo, che proprio quella frase che gli hai detto può avere in lui effetti disastrosi? Come puoi vivere con te stesso sapendo che quello che hai scritto coprendoti dietro un profilo falso, nella finzione del web, ha alimentato il desiderio di suicidio di quel ragazzino innocente?
Stop al cyber bullismo.
Maria Vitali

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