13/11/2015: una data che non verrà dimenticata facilmente dalla popolazione francese. Persone che stavano trascorrendo una serata all’insegna della tranquillità e del divertimento hanno visto la morte con i loro stessi occhi. È ciò che è accaduto intorno alle ore 21 a Parigi. Alcuni componenti dell’organizzazione terroristica ISIS hanno attuato degli attentati, 7 in tutto, che hanno causato oltre 130 vittime, tra cui una ragazza italiana che studiava alla Sorbona, Valeria Solesin. Il primo attentato è stato realizzato nei pressi dello stadio dove si stava svolgendo la partita Francia-Germania. Tra gli altri sono stati presi d’ assalto il teatro Bataclan, alcuni cafè ed altre zone di ristoro, tutte colme di giovani. Gli autori hanno usato fucili mitragliatori, granate ed esplosivi; tre di loro si sono fatti esplodere con delle cinture esplosive, gli altri sono rimasti uccisi dalla polizia. È una situazione straziante, che lascia molti interrogativi tra le persone. Perché spezzare le vite di uomini innocenti solo per fare terrore ad uno Stato? Perché attuare tali brutalità? Sono frasi che lasciano un enorme vuoto e un grande timore tra la popolazione mondiale che, oggi, viene minacciata dagli stessi terroristi. Ma qual è la reale causa di tutto quello che sta succedendo? È la cultura, l’incapacità di accettare le culture altrui, di convivere in un mondo multiculturale e multirazziale, di lasciare spazio alle religioni di tutti i popoli, è il maledetto finanziamento che permette a queste organizzazioni di acquistare armi, ma è soprattutto la voglia di farsi valere sopra tutti, un po’ come successe tra ariani ed ebrei. Oggi, tutti piangono tristemente quest’orribile terrorismo che non dà pace al popolo europeo e che vuole distruggerlo. Penso alle famiglie che hanno perso i propri cari e il cuore piange. E pensando a queste cattiverie, mi chiedo: come si fa a combattere questo problema? È una domanda a cui è difficile rispondere, ma che mi fa sperare, mi fa credere che un giorno tutto questo finirà e il mondo sarà un grande cerchio di uomini che si considerano fratelli con le loro diversità, perché come John Lennon anche io sogno tutta la gente vivere senza frontiere, nessun pretesto per cui uccidere o morire, vivere una vita in pace , una fratellanza di uomini che si divide il mondo e tutti vivremo uniti. RIP fratelli di tutto il mondo!

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