Il concetto di terrorismo è un tema molto complicato e duro da affrontare. Il terrorismo non è un’ azione che si è diffusa solamente negli ultimi decenni bensì esso è presente sin dall’ antichità dove già esistevano gruppi o singoli individui che incutevano terrore e intimidazione per fini di predominio. Questi gruppi terroristici sono generalmente delle organizzazioni segrete che compiono delle azioni criminali violenti come attentati, omicidi di massa, sabotaggi e sequestri con lo scopo di creare uno stato di terrore e paura tra le popolazioni, che vanno a giustificare le svolte politiche di stampo autoritario. Tutt’ora il terrorismo è presente nel mondo e soprattutto in questi ultimi anni ci sono stati degli attentati che hanno scosso l’intero pianeta sia a livello politico che a livello emotivo delle intere popolazioni. Il gruppo terroristico islamista che sta scaturendo tutto ciò è il così detto “Stato Islamico” più comunemente chiamato ISIS. Esso è attualmente attivo sia in Siria che in Iraq e nel giugno del 2014 il generale di esso ha proclamato la nascita di un califfato nei territori che sono caduti sotto il suo controllo. Inizialmente questo gruppo terroristico era stato fondato nel 2004 per combattere l’occupazione americana dell’Iraq e il governo iracheno sciita. Dal 2012 invece lo Stato Islamico dell’Iraq è intervenuto nella guerra civile siriana e nel 2013 dopo aver conquistato una parte del territorio siriano sceglie per la propria capitale, Raqqa, da qui il loro nome diventa Stato Islamico dell’Iraq e della Siria, ovvero ISIS. Quest’ultimo però negli anni più recenti ha espanso il proprio controllo nel territorio iracheno e questa nuova situazione è andata a creare una sorte di preoccupazione delle comunità internazionali che ha portato ad un intervento militare contro l’ISIS. Le stragi più recenti che questi terroristi hanno compiuto, sono avvenute a Parigi dove hanno visto la morte centinaia di persone innocenti. Attualmente le più grandi potenze si sono schierate dalla parte della Francia e milioni di persone la sostengono anche emotivamente cercando di farla riprendere da questi atroci avvenimenti. Ma la vera domanda che ci poniamo non è tanto quella del perché di queste stragi bensì ci chiediamo chi e cosa finanza il terrorismo? I jihadisti sanno che gli aiuti finanziari possono trasformarsi in condizionamenti e perciò sin da subito hanno cercato di essere antonimi su questo piano. Innalzi tutto occorre dire che inizialmente la guerra civile in Siria era finanziata e sostenuta anche dai servizi segreti americani, successivamente le fondazioni di carità islamiche hanno cominciato ad appoggiare anche i gruppi di opposizione islamisti che di conseguenza hanno portato ad arricchire anche le casse dell’ISIS. Tutt’ora quest’ultimo continua, anche se non del tutto, a procurarsi denaro dalle donazioni tramite la banche islamiche. Un dato recente che lo spionaggio Iracheno è riuscito ad ottenere è quello delle finanze del gruppo terroristico che ammontano a circa due miliardi di dollari statunitensi. Alcuni di questi soldi si pensa che sono stati ricavati dalla presa di Mossul e dalla grande quantità dei lingotti d’oro che hanno rubato alle banche di quest’ultimo. L’isis però non ha ricavato tutti i suoi soldi solo da questo ma anche dalle estorsioni, dalle rapine in banca e nelle gioiellerie. Un’altra fonte di guadagno per l’Isis è la produzione del petrolio greggio e la vendita di energia elettrica alla Siria settentrionale e al governo siriano. Inoltre sono molti gli stati e paesi che sono accusati di finanziare questo gruppo terroristi come il Qatar e l’Arabia Saudita. In aggiunta Vladimir Putin ha affermato che l’ ISIS riceve fondi da 40 paesi, dove alcuni di questi, appartengo al G20 ma non è riuscito ad avere dei dati concreti. In Arabia Saudita ci sono personaggi e associazioni che hanno inviato dei soldi all’Isis in quanto considerato alfiere del sunnismo radicale ma anche nemico dell’ Iran. Ci sono anche i signori del Golfo che aiutano il califfato per solidarietà della campagna islamica e perché così non possono essere da loro attaccati, ciò dimostra anche quanto questo gruppo terroristico incuta timore e faccia piegare intere nazioni. In conclusione possiamo dire che sarebbe più opportuno, se si intende eliminare del tutto il terrorismo, avere un maggiore controllo delle rotte clandestine cercando di trovare i veri fornitori di finanze che fanno sì che l’ISIS agisca con la sua violenza brutale sulle nazioni.
Eleonora Carletti

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