Lo Stato Islamico, chiamato erroneamente “ISIS” nome del primo tentativo si fusione tra il gruppo iracheno ISI e quello siriano, è una realtà che si affaccia con forza sul panorama mondiale. Nato con lo scopo di unificare i musulmani sunniti di tutto il mediorientale sotto uno stato che potesse scontrarsi contro il potere che francesi e inglesi hanno imposto dopo la prima guerra mondiale e contro la volontà degli statunitensi. Alla sua nascita come braccio di Al-Qaeda si approvvigionò, come gli altri gruppi terroristici armati, da compagnie petrolifere e ricchi finanziatori che volevano deporre i governi voluti dagli americani in Siria. Poco tempo dopo, mostrando un grande potere perse l’appoggio dei vecchi finanziatori e passò agli stessi introiti di cui dispone ora, contrabbando, tasse ed estrorsioni dopo aver attraversato un periodo di grandi donazioni, spesso celati, di vari paesi tra cui Kuwait e Qatar, ufficialmente opposti allo Stato Islamico, che tuttora avvengono seppur smorzate. Il contrabbando di petrolio e gas estratti dai giacimenti siriani e iracheni, ottenuti immediatamente dopo la presa di potere delle zone in vista della fine dei finanziamenti di cui usufruivano gli altri gruppi terroristici, avviene attraverso il confine turco, mentre le tasse gravano sulle spalle dei “cittadini” di questo stato guscio specie se di religioni differenti dall’islamismo sunnita, come i cristiani obbligati a pagare onerosamente se non si convertono e i furti vengono effettuati durante le guerriglie civili.

Bene la tua riflessione ma fino ad un certo punto ,nella parte in cui parli della Turchia,avresti potuto approfondire il ruolo di tale paese e,poi,non si capisce bene il fatto se lo stato guscio sia proprio questo paese perch