In questi giorni quando leggiamo un giornale, accendiamo la televisione o apriamo i social non possiamo fare a meno di sentir parlare dell’attentato terroristico avvenuto a Parigi, lo scorso 13 novembre, ad opera dell’ISIS: organizzazione terroristica dello Stato islamico che fino ad ora ha causato la morte di milioni di persone, colpendo grandi Paesi dell’Occidente e dell’Oriente stesso. I terroristi islamici dicono di aver intrapreso una guerra di religione, uccidendo tutti coloro che non sono musulmani e che quindi non credono in Allah, ma è molto chiaro che dietro questi gesti disumani c’è una questione di potere e denaro. Fino a questo momento nessun Paese del mondo si è alleato apertamente col gruppo terroristico, perciò viene naturale chiedersi come questo faccia a finanziarsi. Innanzitutto l’ISIS riesce a guadagnare ingenti somme di denaro grazie ai giacimenti di petrolio presenti in Siria e in Iraq: il greggio viene acquistato dalla Turchia, la quale poi lo rivende in Europa. Ovviamente l’ISIS beneficia anche di altro denaro guadagnato in modo sporco: quello delle banche depredate durante le sue conquiste, il business di reperti archeologici, il riciclaggio di denaro stesso e i riscatti pagati per liberare gli ostaggi sequestrati. Il Conflict Armament Research ha inoltre reso noto che i terroristi utilizzano armi fabbricate in Usa, Russia e Cina. Di conseguenza possiamo affermare che coloro che finanziano l’ISIS sono gli stessi che cercano di combatterla, arrivando a dimostrare ancora una volta la loro incoerenza.

Il testo
Sono d’accordo con te, specialmente quando dici che dietro questi gesti c’
Hai scritto un bellissimo articolo, sono pienamente d’accordo con te, il terrorismo