Chi finanzia l’Isis? Puntiamo tutti il dito verso gli altri, verso l’America, lo Stato islamico, sceicchi e principi dell’Arabia Saudita. Dovremmo puntare il dito anche verso noi stessi.
Il primo che dovrebbe puntare il dito verso sé stesso è il nostro caro Matteo Renzi, bugiardo ed ipocrita. In un’intervista gli è stato chiesto se l’Italia finanzia l’Isis, lui non ha risposto, ha cercato di sviare il discorso, di arrampicarsi sugli specchi, facendosi riprendere dall’intervistatrice che lo intima a rispondere alla domanda posta; con lo sguardo rivolto altrove, Renzi risponde che “è ovvio che l’Italia non finanzia l’Isis”, ritenendo che l’Italia voglia tenersi in contatto e contrattare con quei paesi, evidenziando che essi non finanziano i gruppi terroristici, quando in realtà abbiamo prove che essi siano finanziati sia dai loro paesi che dall’Occidente. Quanti giri di parole per confondere l’idea dell’italiano che si fida fin troppo delle parole di una singola persona.
George Owell diceva “una delle più orribili caratteristiche della guerra è che la propaganda bellica, tutte le vociferazioni, le menzogne, l’odio, provengono inevitabilmente da coloro che non combattono”.
Che i terroristi abbiano molte armi è ovvio, non ce lo dice l’intelligence, ma i bilanci delle nostre aziende, gliele abbiamo vendute noi. Qualche tempo fa sul giornale “Il Messaggero” uscì la notizia con il seguente titolo: Export armi italiane verso i paesi islamici per 2,5 miliardi.
Nella mattinata del 19 novembre risulta essere atterrato in Arabia Saudita un cargo carico di bombe MK-80 fabbricate in Sardegna. Si tratterebbe della seconda spedizione nel giro di tre settimane. L’Arabia Saudita rappresenta uno dei nostri principali clienti della nostra industria militare.
Allora di cosa stiamo parlando? Smettiamo di produrre armi per paesi che potrebbero essere alleate con l’Isis. Se tutte quelle armi sono usate dai paesi islamici, una buona parte di sicuro è usata dall’Isis, che non se le fabbrica da solo. Contro chi dobbiamo puntare il dito?
«Maledetti coloro che operano per la guerra e le armi»
-Papa Francesco.