Dopo l’accaduto di Parigi mi sono chiesto chi potesse finanziare l’isis.
Questi terroristi sicuramente da soli con le loro sole risorse non potrebbero mai arrivare, come oggi a terrorizare il mondo intero, sicuramente dietro ci sono interessi di altri stati e grandi potenze mondiali.
Si sa, la guerra porta fame, per i meno fortunati ancor di più, ma per le grandi industrie come i produttori di armi e produttori di varie attrezzature per scopo militare la guerra viene vista come un modo per alzare la produzione e quindi arricchirsi maggiormente.
Cosi sono arrivato alla conclusione che questi terroristi siano stati creati per una “guerra d’interesse” dove le potenze mondiali potrebbero trarre guadagni.
Ma più che le grandi potenze a determinare queste situazioni sono le forti lobby economiche che con le multinazionali e la grande finanza non solo condizionano la vita dei singoli stati ma anche gli intrighi internazionali. La volontà di distruggere l’isis appare solo di facciata come dimostra l’aiuto economico che alcuni stati mediorientali danno da tempo a questa organizzazione terroristica.

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