Uno tra gli aforismi più celebri dell’ex sciatore alpino ed ex pilota automobilistico Jean-Claude Killy è “Per vincere devi rischiare di perdere” (1643). Per raggiungere la vittoria devi correre il rischio di essere vinto. Essere consapevoli di poter perdere, saper accettare le proprie sconfitte (in qualsiasi contesto, non necessariamente in quello sportivo), e riconoscere i propri limiti: allora, forse, verseremmo qualche lacrima in meno e cercheremmo di ricavare dalle nostre sconfitte un profitto, ché ogni esperienza fa da “maestra”, offre un insegnamento. Ma chi, al giorno d’oggi, è capace di perdere senza fare tragedie?
Inutile negare che l’istinto competitivo e il desiderio di raggiungere il primato siano propri di molti di noi, e un po’ di sana competizione serve a stimolarci, basti pensare alla teoria sull’origine dell’uomo di Darwin: senza la competizione, senza la volontà di sfuggire ai pericoli, l’uomo non sarebbe potuto sopravvivere. Ma come per ogni cosa, è sempre bene non eccedere.
Nello sport l’orientamento alla vittoria si manifesta prevalentemente quando si pratica una disciplina sportiva a livello agonistico, dove gli atleti si esercitano duramente per poi sfidarsi con avversari al pari livello; nel mondo del lavoro si registra una forte competitività nel management: il manager migliore è colui che riesce a gestire lo stress e a governare le proprie emozioni.
In sostanza non è la competitività in sé ad essere dannosa: è un certo modo di esercitarla che può renderla tale. Possiamo competere anche con noi stessi, confrontarci con i nostri limiti per cercare di superarli e come in ogni sfida possiamo vincere o perdere, ma in entrambi i casi, secondo la mia opinione, ne trarremmo un guadagno: la vittoria rappresenterebbe il traguardo raggiunto, la sconfitta
un nuovo punto di partenza per la vittoria.
Infine ritengo che oggigiorno uno tra i compiti del genitore sia insegnare al proprio figlio a sapersi comportare di fronte ad una sconfitta, ché non dev’essere percepita come un’umiliazione, ma come un’occasione per migliorarsi.
“Dalle sconfitte si ricavano vittorie.”

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