Orsola Riva, per Corriere della Sera, oggi vi parla del Trattato di Roma che questa settimana compie 60 anni.
Il 25 marzo 1957 i sei paesi fondatori di quella che sarebbe diventata l’Unione Europea: Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio e Lussemburgo firmavano a Roma il trattato istitutivo della Comunità Economica Europea. Con questo trattato, di fatto, i paesi rinunciavano ad una parte della loro sovranità nazionale per istituire la banca Europea, rinunciare ai dazi doganali, ecc.
Sessant’anni dopo i leader europei si trovano di nuovo a Roma un po’ acciaccati perché nel frattempo c’è stata la Brexit e perché devono fronteggiare una nuova ondata populista che va dalla Francia alla Germania per arrivare all’Italia. Si tratta di movimenti che speculano sulle legittime insicurezze degli elettori ormai sfiancati da anni di crisi per sparare contro le istituzioni e “fare il tiro al bersaglio” all’Europa.
Orsola Riva vi chiede: cosa è per voi l’Europa, che siete abituati all’assenza di barriere tra gli stati dell’Unione? Cosa sareste disposti a fare pur di non tornare indietro? Pensate sia giusto ristabilire le barriere e magari tornare alla cara e vecchia lira?

Luca Tremolada, per il Sole 24Ore, oggi vi parla della multa fino a 50 milioni ai social che pubblicano contenuti illegali.
Il tema delle calunnie sui social vi riguarda perché  siete proprio voi i primi fruitori di queste piattaforme. L’ultima notizia in ordine di tempo è quella che riguarda il ministro tedesco che sta lavorando ad una bozza di legge che prevede multe fino a 50 milioni di euro per i social network che non oscurano notizie calunniose. Qui non si parla più di fake news, il messaggio del governo è quello di sensibilizzare i social contro i contenuti criminali che violano la legge. Chi è che deve controllare quello che viene scritto, quello che viene detto e occuparsi della moderazione? La responsabilità penale è personale, ne risponde chi ha ingiuriato gli altri, ma al social spetta rimuovere il contenuto quando un giudice lo richiede.
Luca Tremolada vi chiede:  Quali sono le vostre riflessioni in merito al tema?

Gianluigi Schiavon, per Quotidiano Nazionale, vi parla di giovani e natura.
Mauro Corona, narratore della natura, abitante dei monti, in un’intervista parla del rapporto tra bambini e natura che ormai è inesistente. Corona dice che i bambini di oggi non hanno alcun contatto con la natura: non sono capaci di accendere il fuoco,  non hanno il senso dell’orientamento. Come aiutare i ragazzi ad avere un vero contatto con la natura? Corona ritiene necessario allontanarsi dal culto del denaro ed insegnare ai ragazzi che macchine, orologi ecc non fanno la felicità.
Quelle di Corona sono certamente provocazioni, ma Gianluigi Schiavon vi chiede: giovani e natura sono sul serio due mondi lontani?

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